I comuni facenti parte del Parco Nazionale della Sila sono 21 e rientrano in tre delle cinque provincie del territorio calabrese: Albi, Magisano, Petronà, Sersale, Taverna, Zagarise (per la provincia di Catanzaro); Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Celico, Corigliano calabro, Longobucco, Pedace, San Giovanni in Fiore, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo (per la provincia di Cosenza) e, infine, Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro e Savelli (per la provincia di Crotone). Ventuno realtà meravigliosamente distanti le une dalle altre, differenti, contrastanti eppure simili; ventuno paesi, ventuno borghi, ventuno atmosfere che la guida storico-artistica “Ospiti nel Parco” -realizzata dall’Associazione Art&mente di Cosenza- unisce, almeno idealmente, in un libro-catalogo contenente ricerche scientifiche adatte ad un vasto pubblico, perché rese in maniera agevole e divulgativa. La varietà delle tipologie architettoniche, artistiche e museali ravvisabili nei comuni del Parco Nazionale della Sila rivela una considerevole stratificazione storica e culturale del territorio che, dai siti archeologici e dagli insediamenti rupestri, giunge alle grandi realtà feudali, agli insediamenti fortificati e ai luoghi-simbolo e teatro del Risorgimento. Siti archeologici di epoca pre-ellenica, enotra, greca, brettia e romana si susseguono in tutto il territorio calabrese da nord a sud e dallo Ionio al Tirreno; insediamenti rupestri di epoca bizantina (vista la consuetudine dei monaci basiliani transfughi dall’Oriente a nascondersi nelle inerpicate montagne calabresi durante le lotte iconoclaste); elementi artistici di epoca rinascimentale e barocca e altri correlati alla stagione del feudalesimo e della grande borghesia; torri normanne, castelli federiciani, residenze signorili, dipinti, sculture e personalità artistiche e religiose (prime fra tutte San Francesco di Paola, il Beato Angelo e, tra gli artisti, Mattia Preti). Tutto ciò è racchiuso nelle 175 pagine della guida storico-artistica “Ospiti nel Parco” che mira alla rivalutazione, alla valorizzazione e promozione degli elementi del patrimonio storico-artistico dei singoli comuni e ad una loro consapevole fruizione, non solo da parte dei turisti ma pure delle scuole e dei cittadini che tante volte misconoscono le proprie radici e gli elementi artistici che fanno da sfondo e teatro alle loro vite. Trattasi di un supporto tecnico-scientifico ideato per fornire ai visitatori del Parco Nazionale della Sila e agli ospiti dei singoli comuni, uno strumento utile per un’immediata fruibilità (le ricerche sono tradotte anche in lingua inglese) dell’ingente patrimonio archeologico, storico-artistico e architettonico in esso presente tuttavia è anche un innovativo repertorio di Beni che può a buon diritto porsi alla base di future ricerche, itinerari culturali e progetti di valorizzazione per il territorio calabrese.
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