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Musei e Tradizioni

a cura della dott.ssa Anna Cipparrone

I comuni con musei della civiltà contadina e musei gastronomici e quelli caratterizzati dall’abito tipico

Acri- Museo della Civiltà Contadina
Presso Palazzo Feraudo si trova il Museo della civiltà contadina, nato con lo scopo di recuperare e riscoprire le antiche tradizioni e gli antichi mestieri, conserva numerosi oggetti, arredi, utensili e attrezzi da lavoro adoperati dai contadini in passato.

Bocchigliero- Museo della Civiltà Contadina
Il museo è ubicato presso l’ex Mercato comunale e raccoglie una moltitudine di antichi oggetti e attrezzi da lavoro dei quali si era ormai perduta la memoria e che hanno reso possibile la creazione di documentari su usi, costumi e tradizioni dei bocchiglieresi

Longobucco- Museo dell’artigianato silano e della difesa del suolo del Parco Nazionale della Sila
Ancora in fase di ultimazione, questo museo raccoglierà testimonianze del patrimonio culturale e naturalistico del parco. Con sale dedicate ai settori dell’artigianato silano, in particolare ai mestieri e alle lavorazioni tradizionali. Verranno esposti con l’aiuto di gigantografie e diorami le attrattive naturalistiche, archeologiche, architettoniche, artistiche della tradizione calabrese

Longobucco- L’arte tessile
Da secoli Longobucco è nota per la lavorazione artigianale dei tessuti a mano in lana, seta e lino. Il lavoro iniziava con lo ‘nziembru un piccolo pezzo di stoffa che riproduce il disegno da eseguire. Le fantasie sono tantissime: la catena stellata, la vigna antica, il mazzetto spinato. Tale tradizione non è andata perduta e la Regione Calabria ha istituito un Centro di formazione professionale per la tessitura ed il ricamo artistico, frequentato da giovani ragazze che giungono a Longobucco per apprendere questo antico mestiere.

San Giovanni in Fiore- Museo demologico dell’Economia, del Lavoro e della Storia Sociale Silana
Il museo demologico raccoglie divise in sezioni vari materiali della vita contadina. È presente inoltre, una biblioteca specialistica, organizzata lungo assi tematici. Attualmente è allestita, permanentemente, un’esposizione di circa 600 oggetti: sono esposti gli attrezzi tipici di alcuni mestieri e diversi oggetti dell’arredo contadino domestico. Una sezione raccoglie l’opera fotografica di Saverio Marra: sono 190 foto relative alle classi popolari, chiara documentazione dell’universo folkloristico. Altro fotografo presente nella sede museale è Mario Iaquinta, la sua raccolta si articola in quattro temi tra cui il costume tradizionale femminile che prende il nome dal suo copricapo di lino bianco, chiamato ritùortu, velato di nero nei periodi di lutto.

Zagarise- Museo dell’olio di oliva
Nel centro storico di Zagarise all’interno dei locali di un vecchio frantoio restaurato sorge il Museo dell’olio di oliva, inaugurato il 16 novembre 2009. Il percorso espositivo è stato articolato in tre macro sezioni che caratterizzano i diversi servizi offerti ai visitatori. L’itinerario comprende una mostra di strumenti e attrezzi legati alla trasformazione delle olive e alla storia dell’ovicoltura.


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