La “Carta internazionale degli ecomusei” recita: «L’ecomuseo è un’istituzione culturale che assicura in forma permanente, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti». La conservazione del patrimonio ambientale in armonia con lo sviluppo e la riqualificazione del territorio è un principio guida per tutti gli amministratori sensibili che si trovano a gestire aree ricche di natura e storia. Occorre però conoscere a fondo il territorio in tutti i suoi aspetti per poter diffondere al meglio questa conoscenza: solo così è possibile proteggere l’ambiente e le tradizioni ad esso legate sviluppando contemporaneamente creatività, civiltà e progresso. Uno strumento importante di conoscenza e divulgazione è rappresentato appunto dagli ecomusei, come il Museo della Civiltà Agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila sito nel comune di Albi.
Il Museo della Civiltà Agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni del Parco Nazionale della Sila si colloca nell’ambito di un grande progetto di riqualificazione del territorio della Sila, in particolare della Sila Piccola, e della sua promozione come meta di flussi turistici sia culturali che naturalistici e sportivi, con particolare riferimento al segmento dei visitatori interessati alle aree protette, per valorizzare il legame tra patrimonio storico-culturale, ecologico-ambientale ed enogastronomico.
Il Museo è stato realizzato grazie all’impegno del Comune di Albi e dell’Assessorato all’Ambiente, Dipartimento Politiche dell’Ambiente, e al fondamentale contributo dell’Ente Parco Nazionale della Sila.
La sede del museo è in via pieve di Cadore s.n.c., 88055 – Albi (CZ);